Cena con spettacolo – “20 anni dopo, una ballata del G8”

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Giovedì 26 Maggio:
Edera Squat presenta “20 anni dopo, una ballata del G8” di Lucio Villani
Dalle ore 19: Cena Bellavita – Porta quello che vorresti trovare, cucina il tuo piatto preferito e condividilo con tutti!
Alle ore 21: Presentazione musicata del libro “20 anni dopo, una ballata del G8”. Letture di Chiara Trevisan ed accompagnamento musicale di Lucio Villani (contrabbasso).
“20 anni dopo, una ballata del G8” è il racconto in prima persona, in forma di filastrocca, di un cittadino pacifico
e dei suoi amici attraverso una folle giornata di fuga dalla violenza pura. Il viaggio in treno, il corteo e poi il caos
di quella che sembrava una normale manifestazione e che poi si è trasformata nel delirio di Genova 2001 culminato con l’irruzione della Polizia di Stato nella scuola Diaz. Lucio Villani sceglie i versi ottonari, come i cantori
delle gesta degli eroi, per raccontare la sua esperienza e il pericolo scampato per un soffio durante il G8. Una
ballata, corredata da 120 disegni in bianco e nero, per esorcizzare uno degli episodi più traumatizzanti e violenti
della storia del nostro paese, mantenendo la memoria degli eventi vissuti.
Ingresso libero – La presentazione si terrà sul palco esterno dell’Edera. In caso di pioggia, l’evento avrà invece luogo in sala concerti.

DANZE BECERE PER VOLANTINI BECERI

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Sabato 21 MAGGIO venite a ballare, pogare e deturparvi il fegato ingerendo massicce dosi di alcolici per aiutarci a sostenere le spese legali per un’enorme pagliacciata (CITte)
22.00 inizio CONCERTI
 THE BLACK MADONNA (musica da cameretta)
 GOD DOES (sludge metal)
 BIALERA (grind n’ roll)
A seguire DJ SET
Midnight Express Party (house, tropical, funky) —> https://bit.ly/3wihoGx
Valsusa Trash Crew (RESISTENZA SEMPRE!)
Ormai conosciamo fin troppe storie di persone che, a causa delle proprie idee politiche non conformi alla morale del “produci, consuma e crepa”, vengono picchiate, incarcerate, accusate ingiustamente, represse in ogni maniera possibile. Storie drammatiche, piene di pathos e perché no, in alcuni casi anche di eroismo. Questa non è una di quelle storie. In questo film c’è più Fantozzi che Shakespeare. Non ci sono stelline militanza da assegnare, le uniche cose che abbiamo da spartire con l* militant* dur* e pur* sono una profonda avversione contro le ingiustizie e le forze dell’ordine. Avversione che purtroppo viene caldamente ricambiata.

Se leggete i giornali, 
avrete presente la storia dei volantini del presidente della regione fotomontato sulla celeberrima foto di Aldo Moro rapito dalle BR attaccati in prossimità di un noto centro sociale torinese. Se non leggete i giornali fate bene, dato che non sono scritti da gente che vi racconta cosa succede effettivamente in questo mondo, ma si limitano a scrivere sotto dettatura di agenti della digos, e l’unico compito effettivo dei cronisti consiste nel correggerne gli errori di ortografia. Ora, ammesso e non concesso che stampare e attaccare tre volantini demenziali con lo scotch sia una cosa grave, noi tre questa cosa non l’abbiamo neanche commessa, perché questa è la storia di tre coglion* che sono stat* identificat* dalle telecamere mentre erano lì di fianco con una birretta a non fare uno schifo di nulla (cosa che peraltro ci riesce molto bene). Per le poche persone tra voi che sono riuscite a trovarsi un lavoro non in nero, sappiate che i soldi delle vostre tasse li spendono così, quando ci sarebbero cose molto più urgenti per cui spenderli, tipo  ̶I̶L̶ ̶R̶I̶S̶C̶A̶T̶T̶O̶ ̶D̶I̶ ̶C̶I̶ scuole e ospedali. Il tutto tra accuse deliranti, come minacce aggravate, fabbricazione e vendita di esplosivi per uno che aveva un petardo in camera, e articoli di giornale in cui si scriveva che facevamo parte di collettivi universitari in cui non abbiamo mai messo piede, quando tra di noi c’è chi non ha neanche messo piede in un’università (e chi dovrebbe tornare a farlo, dato che è fuoricorso da un bel po’, n.d.m.). N.d.m. sta per “nota della mamma”.

Insomma, a causa di questi eventi paradossali vi chiediamo, come succede fin troppo spesso nei nostri ambienti, di ballare, pogare e 
deturparvi il fegato ingerendo massicce dosi di alcolici per aiutarci a sostenere le spese legali per questa enorme pagliacciata (questa è la versione ufficiale, la verità è che sono spese di mantenimento del nostro ostaggio, che mangia come un cinghiale e dopo due anni non è ancora venuto a riscattarlo nessuno). Per questo vi ringraziamo, e speriamo che vi divertiate ❤️‍🔥

CHIACCHERE CON LA CAROVANA SOLIDALE INTERNAZIONALISTA DALL’UCRAINA

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Dalle 18.30 presso l’Edera Squat in Via Pianezza 115 (Torino), un momento collettivo per chiaccherare tutt* assieme partendo dalle esperienze raccolte dalla Carovana Solidale Internazionalista che è da poco tornata dai territori Ucraini in conflitto. La Carovana si è mossa verso alcuni territori colpiti dalla guerra (Lviv e i distretti di Kyiv) in primis per portare solidarietà pratica con materiali civili e di prima necessità, ma anche e soprattutto per conoscere con i propri occhi le realtà colpite dalla guerra, per raccogliere testimonianze e voci di chi la guerra la sta subendo sulla propria testa, e per parlare con alcune realtà di compagn* che hanno deciso di rimanere in quei luoghi praticando varie forme che vanno dall’autorganizzazione, alla solidarietà popolare e al mutuo appoggio, sino al sostegno verso pratiche di autodifesa armata di alcuni gruppi all’interno delle Milizie di Difesa Territoriale.

Questo viaggio ha fornito alcuni elementi importanti per chiarire certi aspetti di come compagn* con istanze socialiste e libertarie si pongono in questa guerra, come funzionano alcuni gruppi armati definitesi “antiautoritari”, di quali prospettive attuali e future ci possono essere nel contesto Ucraino eventualmente post-bellico, di come è vissuta da alcun* di loro l’invasione militare Russa, dei rapporti con le destre e i gruppi nazisti, del ruolo del nazionalismo Ucraino interno. Al contempo, ha mostrato numerose contraddizioni e alimentato molte domande e dubbi che le compagn* della carovana vorrebbero poter riportare, condividere e analizzare tutt* assieme.

Verrà proiettato inoltre un documentario di Alexis Daloumis, come prima parte di un lungo reportage sulla mobilitazione anarchica internazionale contro l’invasione dell’Ucraina, in cui diverse soggettività anarchiche dall’Ucraina, Polonia, Russia e Bielorussia affrontano alcuni temi quali, tra gli altri, la propaganda russa e il concetto di “de-nazificazione”, gli scenari nel Donbass, la scelta di prendere le armi in formazioni inquadrate nell’esercito Ucraino, gli scenari di cambiamento radicale futuro.

A seguire, cenone bellavita!